martedì 12 agosto 2014

L'antica Città di Rama

Un mistero dalle molte facce.

Dopo una settimana di ricerche devo dire di aver capito davvero poco di questo mito e la questione richiederà ulteriori approfondimenti da parte mia. Di solito le teorie mysteriche si basano su una lettura non tradizionale di testi più o meno antichi o di reperti archeologici. In questo caso invece ho trovato molti siti internet che parlano di questa città, che sarebbe una megalopoli litica che occupava tutta la Val di Susa fino all'attuale Torino, ma non ne ho trovato nemmeno uno che citi uno straccio di fonte. Ognuno ne parla come un dato di fatto, parlando di antiche leggende medioevali (senza riportare però gli autori o comunque un posto dove si possano leggere), druidi, celti, templari e chi più ne ha più ne metta (mancano solo vampiri, zombie e Gesù) in un minestrone alquanto sfocato. Inoltre i diversi siti internet non concordano su alcuni particolari. Ora, io non voglio mettere in dubbio le antiche tradizione druidiche alla base di alcuni culti ancora presenti in valle, però ho rilevato alcuni falsi storici che non posso non commentare. Dunque mi concentrerò sulle tematiche storico-archeologiche, tralasciando per ora gli altri aspetti.

Quello che ho capito sull'Antica città di Rama:

Allora, la città di Rama è una città megalitica sorta in Val di Susa in tempi molto remoti in cui si coltivavano le arti e la scienza in modo pacifico. E' collegata al mito di Fetonte che rubò il carro al paparino Apollo per farsi un giretto, ma stava mandando in fiamme tutto il globo, per cui Giove lo fece precipitare dove si incontrano due grandi fiumi: il Po (conosciuto come Eridano) e la Dora (non esistono più i giovani di una volta!). In questo luogo il dio si fermò e rivelò le sue conoscenze agli uomini (ma quello non era Prometeo?) forgiandole poi in una ruota d'oro, rimasta come simbolo della città.
La città viene descritta come una megalopoli ante litteram, con mura ciclopiche che correvano nella valle per 27 km e portici di pietra. 
Alcuni siti citano Platone. Egli credeva che il mito di Fetonte fosse una metafora per descrivere i meteoriti che ogni tanto colpiscono la terra. La Val di Susa è stata colpita da meteoriti, ma non in epoche storiche. Lo schianto infatti risale all'epoca dei dinosauri. Dunque anche la fondazione della mitica città risalirebbe a questa epoca, ma gli uomini, secondo la scienza, non c'erano ancora..come spiegare questa contraddizione? Forse c'erano altre forme di vita intelligente.
Poi, in epoche più recenti, le leggende locali riportano che un popolo dalla pelle scura, forse i Pitti, si stabilirono nella regione e si mescolarono alla gente del luogo.
La città di Rama è stata infine distrutta da una gigantesca slavina che l'ha sepolta. Hanno contribuito anche gli Etruschi, che invasero il Piemonte provenendo da Sud.
Queste leggende furono raccolte da alcuni storici di inizio secolo, ma poi sono state dimenticate. Uno di questi sarebbe Casalis, che nel suo "Dizionario Geografico degli Stati Sardi" citerebbe il nome "Rama" sotto la voce "Chiavrie".
Ce ne sarebbe ancora da raccontare, anche perchè i diversi siti internet che ho trovato non concordano su molti particolari, ma mi sembra sufficiente fermarmi qui.

Cosa dice l'archeologia ufficiale?

Inizio con una domanda: come è possibile che sia esistita una città tutta in pietra che andava dal Roccia Melone a Torino e non ne sia rimasta traccia archeologica? La parte in valle potrebbe essere stata sepolta da una slavina sotto metri di terra, ma la parte in pianura? Inoltre, anche nel caso di una slavina così consistente da seppellire la città molto in profondità, qualcosa sarebbe venuto fuori comunque, per esempio facendo i piloni dei ponti dell'autostrada o anche solo le fondamenta delle case. Pompei è stata sepolta da un vulcano, eppure oggi noi la conosciamo. Lo stesso vale per Santorini.
Alcuni siti riportano delle foto di mura di pietra che sarebbero appartenute a questa città. Purtroppo non indicano dove sono state trovate, per cui non mi è stato possibile indagare ulteriormente. Comunque la mia domanda è: perchè dovrebbero far parte proprio della città di Rama? non potrebbero essere invece romane o medioevali? In Val di Susa i Romani erano molto presenti perchè era una via privilegiata per la Gallia Cisalpina (ricordiamo le ville romane di Caselette e Almese) e per lo stesso motivo l'occupazione intensa continua in epoca medioevale (Sacra di San Michele e Novalesa). 
Parliamo ora di Fetonte. Questo mito racconta effettivamente che Fetonte, il figlio di Apollo, rubò il carro al padre e venne abbattuto da Zeus pechè stava volando troppo basso. Secondo la leggenda ufficiale però lo schianto avvenne alla foce dell' Eridano (il fiume Po) e quindi tra le attuali Emilia Romagna e Veneto. Sempre legata a questo mito viene riportata la teoria di Platone (che non ho potuto verificare perchè non è indicato in quale libro viene riportata..e ne ha scritti un bel po'!). Quello che segue è un classico esempio di metodo scientifico applicato al contrario. Seguiamo insieme i passaggi: Platone dice che il mito di Fetonte è una storiella per spiegare le cadute di meteoriti (il fatto che lo dica Platone in ogni caso non vuol dire che sia effettivamente così). In Val di Susa è caduto veramente un meteorite, ma all'epoca dei dinosauri. Allora la città di Rama è stata fondata all'epoca dei dinosauri. Però non c'erano ancora gli uomini..allora ci devono essere state altre forma di vita intelligente. Perchè dico che è un ragionamento al contrario? perchè parte da una teoria (la città di Rama è legata a Fetonte) e dopo va a cercare la spiegazione, prendendo solo quello che fa comodo e tentando di spiegare quello che non torna con altre teorie non dimostrate. Invece bisognerebbe partire dai fatti (cioè, in questo caso, dai reperti archeologici) e poi tentare (se è possibile) di ricostruire una spiegazione probabile. Inoltre bisogna essere consapevoli che la ricerca va avanti e un domani le teorie che si sono trovate oggi andranno riviste e ricorrette alla luce delle nuove scoperte. Dunque la conclusione logica sarebbe stata: la città di Rama, se esiste, non è legata al mito di Fetonte.
Andiamo avanti con l'analisi e veniamo alle epoche storiche. Secondo una leggenda locale alcuni uomini scuri, i Pitti, avrebbero invaso la zona. I Pitti erano un popolo vissuto in Scozia e scomparso dopo che la loro terra venne invasa dagli Irlandesi (da cui discendono gli Scozzesi attuali). Venivano chiamati così dai romani perchè si dipingevano la faccia e il corpo. Si conservano solo due parole nella loro lingua che sono slogan (urlo di guerra) e clan (vi butto lì pure la curiosità!). Dal punto di vista archeologico non vi sono prove che siano giunti in Piemonte, e nemmeno che abbiano mai superato il vallo di Adriano, impegnati come erano a difendersi dai Romani. Inoltre nel 3000 a.C. non siamo neanche sicuri che esistessero già come popolo (infatti questo periodo viene chiamato di "etnogenesi", cioè formazione di popoli). Poi, essendo scozzesi, è più probabile che avessero la pelle chiara. Per quanto riguarda gli uomini scuri, questa è una leggenda molto diffusa nelle nostre valli (non solo quella di Susa), ma, per ora, non trova riscontri archeologici.
Veniamo agli Etruschi. Essi effettivamente si spostarono dalla loro patria (situata tra la Toscana e il Lazio settentrionale). A Sud (in Campania) fondarono delle vere e proprie città, mentre a nord fondarono degli empori commerciali, come per esempio quello del Forcello in provincia di Mantova. In Piemonte non si trovano però nemmeno quelli, ma soltanto delle stele scritte nella loro lingua, forse segno che alcuni mercanti si spingevano fino a quì per intercettare la suddetta via per le Gallie. 
Ultima considerazione. Vengono menzionati degli storici di inizio secolo che avrebbero raccolto queste leggende, poi scomparse. Non sono riuscita a trovare tutti i libri citati, ma un'amica che lavora all'archivio di stato ha cercato nel "Dizionatio Geografico degli Stati Sardi" di Casalis la voce "Chiavrie" e non ha trovato alcuna citazione del nome Rama. 
Da parte mia ho intervistato un esperto di folklore locale che mi ha detto delle cose molto interessanti. Innanzi tutto le leggende sono sempre molto dettagliate (è il caso anche della città di Rama) e legate ad un luogo specifico. Nascono per rispondere ad un disagio che, venendo spiegato, trova la sua soluzione. Per esempio: come ha fatto l'uomo a costruire il torrione del forte di Fenestrelle che sembra nasca direttamente dalla roccia? Deve essere stato il diavolo! Un'altro esempio è la leggenda degli uomini scuri che tentano di integrarsi, ma non ci riescono: due culture diverse difficilmente possono convivere. 
Vi lascio con una vignetta che a mio parere spiega molto bene quello detto sopra sul metodo scientifico (grazie Marta!)




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