martedì 16 luglio 2019

E leggiti sto paper

Da qualche mese ho cominciato una rubrica mensile su Query Online, la rivista del Cicap (non sapete cos'è? andate subito a vedere! dico solo che c'entra con Piero Angela). Si chiama "e leggiti sto paper". Vi è mai capitato di aprire un articolo di giornale e sentire puzza di notizia montata? Spesso già nei titoli compaiono accostamenti improbabili (molto gettonati Atlantide e le piramidi) per convincerci di quanto sia importante e rivoluzionaria questa nuova scoperta. Poi nell'articolo si parla di come gli stessi archeologi non sappiano spiegare il ritrovamento che rimarrà un mistero.
Non vi viene voglia di andarvi a cercare la pubblicazione scientifica originale per scoprire se veramente è stata scoperta Atlantide (l'ennesima), e gli scienziati sono così basiti da non capire cosa hanno davanti?
Ma magari non sapete dove andare a cercare l'articolo, o è in inglese. Nessun problema! ci penso io, la vostra archeologa di fiducia!
Quindi scrivetemi per segnalarmi articoli che vi fanno dire "e leggiti sto paper!"
Di seguito gli articoli che sono già stati pubblicati:
"Un foro di proiettile nell'antica Grecia?"
"Nan Madol: Atlantide nel Pacifico?"
"Piramidi etrusche nella ruope di Orvieto?"
"Queste misteriose piramidi"

mercoledì 10 luglio 2019

Chi ha paura dei barbari?

Per l'università, ho preparato un'unità di apprendimento di storia medioevale. Come tema ho scelto un argomento trasversale: le invasioni barbariche dalla tarda antichità a basso medioevo.
Ho scelto questo tema per diversi motivi: prima di tutto, come dice anche Mark Bloch, in quello che è la bibbia degli storici ("Apologia della storia"), la storia deve essere divertente. e questo secondo me è un periodo molto divertente, proprio per la sua dinamicità. E poi, ovviamente, assomiglia molto alla protostoria, il mio primo campo d'indagine.
In secondo luogo, l'ho scelto anche perchè mi sembra un tema molto attuale, adatto a stimolare la discussione tra gli studenti. Attualizzare il passato è sempre molto rischioso, perchè spesso lo si banalizza o lo si appiattisce in un continuo senza profondità storica. Ma in questo caso, si può fare un'operazione che porta gli studenti a rilevare le differenze tra le migrazioni antiche e quelle moderne e come queste sono state percepite dalla popolazione europea. Per fare questo ho posto l'accento sulle diversità dei rispettivi popoli, sulle loro culture e provenienze. A questo scopo ho preso in esame (oltre alle molteplici fonti iconografiche e archeologiche) due fonti scritte primarie che riguardano le origini mitiche dei Longobardi e dei Goti.
La mia unità didattica, inoltre, cerca di affiancare all'approccio storico del manuale, quello archeologico che più mi compete. Quali sono le differenze tra questi due metodi? portano alle stesse conclusioni o no?
Sono molte le fonti archeologiche utilizzate, ma in particolare troverete un video che riguarda la scoperta di una necropoli Avara e un articolo riguardante una sorprendente sepoltura vichinga, che i ragazzi dovranno analizzare.
Alla fine delle lezioni (che sono sempre dialogate con i ragazzi e si avvalgano della proiezione di slide) ho messo la proposta per una verifica dell'apprendimento atteso.
Ecco i link per il testo e le slide:
1. lezioni
2. slide