lunedì 6 maggio 2019

Stemmi! Stemmi! Stemmi! tutorial


VI piacciono di stemmi?  vorreste imparare a disegnare il vostro?siete cavalieri, dame o sovrani? ecco un'attività che si può fare con bambini e ragazzi in classe, per entrare nello spirito del medioevo. Per una spiegazione generale sugli stemmi, la loro funzione e la disciplina che li studia, si può fare riferimento a questo video.
Ma ora, mano al pennello e seguiamo insieme queste 5 semplici mosse:

1. LO SCUDO:
Per costruire il nostro stemma, il primo passo è definire la forma dello scudo. Abbiamo detto che lo scudo è il supporto materiale che contiene lo stemma e anticamente era proprio uno scudo vero, usato sul campo di battaglia. Lo scudo può avere varie forme, per esempio quello francese, antico e moderno, quello italiano, svizzero, inglese tedesco. Le dame lo avevano tondo o romboidale, mentre quello quadrato è da torneo. Io ho scelto la forma più semplice, lo scudo francese.

2. I COLORI
Dopo aver deciso la forma del nostro scudo, dobbiamo decidere come colorarlo. Ci sono due tipi di colorazioni: gli smalti sono i colori, come l’arancione, il porpora, il rosso, il verde. Il nero appartiene agli smalti, ma girava voce che i cavalieri che non volevano farsi riconoscere, per esempio durante i tornei, utilizzassero uno scudo tutto nero, in modo da celare il loro stemma e quindi la loro identità.
I metalli invece, sono l’oro e quindi il giallo e l’argento, cioè il grigio
Attenzione! è importantissimo non sovrapporre mai due smalti o due metalli. Si devono invece affiancare, questo perché lo stemma sarebbe altrimenti poco leggibile da lontano.


3. LE PELLICCE
Le pellicce sono dei motivi che ricoprono la stessa funzione di smalti e metalli, servono cioè per riempire il campo dello scudo. Appartengono a due mammiferi, le cui pellicce foderavano i mantelli e le cappe dei sovrani.
L’ermellino diventa bianco in inverno, ma la sua coda rimane nera. Nel medioevo, le code venivano cucite sulla pelliccia bianca creando un motivo simile a questo.

Il vaio invece è uno scoiattolo della siberia. Un questo caso si alternava il pelo del ventre e quello della schiena, creando un motivo a scacchiera.


Anche in questo caso, per salvare la leggibilità dello stemma, non bisogna mai sovrapporre due pellicce

4. LA PARTIZIONE DELLO SCUDO
A questo punto possiamo scegliere se lasciare il campo dello scudo così com’è, con un solo colore o con una pelliccia, oppure lo possiamo dividere, affiancando uno smalto ed un metallo o una pelliccia. Ci sono dei modi specifici in cui si può dividere uno scudo: troncato, partito, inquadrato, inquadrato a croce di S. Andrea, gheronato, tagliato o trinciato.
Vi consiglio, per i primi esperimenti, di rimanere sul semplice. Anche perché lo stemma deve essere ben visibile e decifrabile anche da lontano



5. LE FIGURE
Ultimo passaggio, per far capire subito chi siamo, bisogna inserire una o più figure. Molto usati in passato furono l’aquila, simbolo imperiale fin dall’antica Roma, usato ad esempio dagli imperatori del Sacro Romano Impero germanico, come Carlo V e il leone, simbolo di potenza, usato ad esempio dai re inglesi, come Riccardo Cuor di Leone.
Altra figura celebre è il giglio, simbolo della madonna e di purezza, venne usato di re francesi per chiarire che il loro potere derivava direttamente da Dio.
Anche gli artigiani utilizzarono gli stemmi, inserendovi come figure gli strumenti del proprio mestiere.
Infine erano molto usati gli stemmi parlanti, come quello del mercante Jacques Coeur che inserì dei cuori, coeur in francese e delle conchiglie Saint-Jacques. In Italia, possiamo ricordare quello degli Scalgeri che usarono, appunto, una scala.
Il mio consiglio per scegliere la figura è quello di provare a pensare al vostro nome, se è parlante, o ad una cosa che vi piace o ancora al posto dove vivete.


Ecco il mio stemma: per lo scudo ho scelto inizialmente il colore verde. Ho scelto uno scudo partito, inquadrato, quindi ho affiancato al verde, uno smalto, il bianco / argento, un metallo. Come figure ho scelto la coda di ermellino (smalto nero su metallo bianco) e la trowel (metallo bianco su smalto verde), simbolo del mestiere di archeologo.
Per aiutarvi, potete tenere presente che spesso gli stemmi sono simmetrici, sia nei colori che nelle figure, quindi potete per esempio fare una figura rossa su campo giallo da un lato e gialla su campo rosso dall'altro.